mercoledì 22 settembre 2010

Shrek 4



Giovedì scorso io e Simona abbiamo deciso di andare al cinema. Lo abbiamo fatto in una maniera per noi inconsueta, un po' come facevamo da bambini con i nostri genitori, ossia anzichè mirare ad un film in particolare, abbiamo mirato al genere di intrattenimento "cinema" verificando poi che vi fosse in cartellone qualcosa di nostro gradimento. Per parte mia speravo che fossero già usciti "The horde" oppure l'ultimo di Cristopher Nolan di cui al momento mi sfugge il nome (quello con Di Caprio, comunque...).
Ci siamo trovati invece di fronte a un cartellone ancora abbastanza "estivo" - leggi pieno di vaccate -le uniche cose che ci attraevano erano l'ultimo Shrek e il remake di Nightmare (che quanto a vaccata non deve essere seconda a nessuno ma comunque ci intrigava).
Abbiamo propeso per Shrek, certi che poco o tanto comunque ci saremmo divertiti. In effetti è andata così. Non è nuovo come il primo o brillante come il secondo, ma comunque siamo tornati a casa soddisfatti. L'unica cosa che onestamente non ho apprezzato fino in fondo è il meccanismo che mette in moto la vicenda: i tormenti dell'orchità (perduta in questo caso) mi hanno veramente un po' rotto le scatole. Per il resto, il divertimento c'è, e questo è quello che ci aspettavamo. Due particolari mi hanno colpito particolarmente: il bambino ciccione e ingrugnito che alla festa di compleanno dei piccoli vuole a tutti costi che Shrek ruggisca ("FAI ROAR." gli dice più volte con cipiglio antipaticherrimo e grande scortesia, come se l'orco fosse un'attrazione da baraccone). E la figura della Fiona ucronica (quella dell'universo parallelo in cui Shrek viene mandato da Tremotino) che guida la rivolta degli orchi con un piglio che mi ha ricordato la Red Sonya interpretata da Brigitte Nielsen in Yado. Un po' meno slanciata magari, ma molto affascinante...