giovedì 10 giugno 2010

I misteri di Massimo Polidoro


Scusate se rimando nuovamente il post di aggiornamento sul Bestiario ma sto vivendo giorni di attività febbrile, al momento ho nel mirino l’Esame di Stato da biologo per cui fino alle fine della prossima settimana grossomodo temo che ne sarò completamente assorbito.
Faccio quindi un brevissimo aggiornamento per del mio blog per parlare della cosa che più mi ha tenuto compagnia nei momenti di pausa dallo studio in questa settimana di ferie che ho passato a casa.
“I misteri di Massimo Polidoro” è un podcast che parla, per l'appunto, di misteri. Dracula, gli UFO, il Cronovisore, la Morte di Paul McCartney, la spada nella roccia, l’assassinio di JFK, i cerchi nel grano, la teoria secondo cui non saremmo mai stati sulla Luna. Una sorta di Voyager? In un certo senso, ma alla rovescia: gli stessi misteri che Giacobbo monta come panna, Polidoro li squaglia come neve, mostrando come quasi nulla di tutto questo pout-pourri resista a lungo sotto la lente di un po’ di sana ricerca storica, di sano metodo scientifico e si sacrosanto scetticismo.
Il podcast lo trovate sul sito personale dell’autore www.massimopolidoro.com, le puntate a tutt’oggi sono una quarantina, alcune sono brevi altre un po’ più lunghe ma raramente sforano i 20 minuti.
Vi aggiungo anche questa notizia: Massimo Polidoro, professore universitario e scrittore è uno dei soci fondatori e tra i maggiori attivisti del CICAP il “Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale” fondato una ventina di anni fa, pensate un po’, da Piero Angela. Vi segnalo il sito: www.cicap.org.

2 commenti:

  1. Non commetterò la stupidità,tanto in voga,di considerare frode tutto ciò che non sono in grado di spiegare”
    Carl Gustav Jung

    Egregio dott. Polidoro,
    ho letto con molta attenzione il suo libro “Enigmi e misteri della storia” e l’ho trovato estremamente interessante. Mi permetta, però, di esternarle alcune osservazioni e alcune perplessità che ho trovato nella sua lettura.
    Io ho l’impressione che, in nome di una fede-peraltro giusta e onesta- nella scienza attuale e nei parametri della nostra razionalità, lei abbia fatto della dimensione spirituale un enorme “carrozzone da circo” in cui ha affastellato cose diversissime come le volgari cialtronerie di molti sedicenti sensitivi e le truffe e i falsi storici dell’Ottocento insieme a cose che, secondo la mia opinione ,andrebbero sottoposte a un esame molto accurato e intellettualmente “umile”.
    La fisica quantistica ci sta aprendo la strada verso concetti come dimensioni non necessariamente “fisiche”, la teoria della relatività ci parla della trasformazione della massa in energia, esistono studi sul “multi verso” e sulla “teoria delle stringhe”.
    La teosofia e lo spiritualismo non sono solo le credenze nelle fate e negli gnomi, ma le fede in una sopravvivenza della coscienza indipendentemente dalla morte fisica.
    Le esperienze pre-morte sembrano dimostrare che,ad encefalogramma ed elettrocardiogramma piatto, i pazienti hanno vissuto esperienze difficilmente spiegabili, sulle quali neppure il CICAP ha dato spiegazioni sufficienti. Lo stesso Eben Alexander, neurochirurgo, ne ha vissuta una (vedi il libro “Milioni di Farfalle”).
    Che la coscienza muoia insieme al cervello non è stato dimostrato, come non si è dimostrato nemmeno il contrario: ci troviamo quindi ad un 50% contro un 50%.
    Fenomeni come telecinesi, psicometria, precognizione, telepatia,sogni premonitori in futuro potranno essere analizzati e riconosciuti dalla scienza come normali facoltà del cervello che magari non pensiamo di possedere, ma questo non esclude certamente la prova che non esista un mondo spirituale.
    Potrei anche dirle che l’atteggiamento razionalistico puro e assoluto può forse chiudere le porte a percezioni che possiamo registrare solo con il cuore, con la coscienza,non le pare?
    Sarebbe lei capace di riprodurre in laboratorio l’amore dei suoi genitori verso di lei da quando è nato? No, eppure lei lo sente.
    Volere penetrare il Mistero con parametri fisico-razionalistici equivale a mio parere alla pretesa di un cieco di vedere e di un sordo di sentire.
    Fermo restando l’eccellente lavoro del CICAP, le chiederei semplicemente di prendere in considerazione un ragionevole dubbio che possano esistere dimensioni impenetrabili ai nostri strumenti umani e alla nostra scienza.
    Lei mi risponderà che tutto ciò pertiene alla spiritualità e non alla scienza e io sono d’accordo, ma è segno di umiltà intellettuale e di intelligenza riconoscere la nostra finitezza umana di fronte a ciò che io chiamo il Mistero.
    Con stima e rispetto,

    Paolo Lazzarini Tasso

    prof.lazzarinitasso libero.it

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  2. Salve, al prescindere dal merito del suo discorso, che lei esprime con grande educazione ma che non condivido (per dirne una, secondo le neuroscienze la cosicenza e le emozioni sono in sostanza un epifenomeno di particolari circuiti neuronali. La cosa potrà anche farla inorridire, ma io non sento affatto che le mie emozioni siano sminuite da questo fatto...). Volevo risponderle per puntualizzare che lei ha commentato il mio post come se fossi io stesso Massimo Polidoro, come può leggere in alto sulla destra mi chiamo Massimiliano Prandini. Se il messaggio che lei ha postato era rivolto all'autore del libro vorrei farle notare che non è correttamente giunto a destinazione.

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