
LA TRAMA IN BREVE: Megan, la cui gemella (Sophie) si è suicidata sei mesi prima, va alla casa sul lago dei genitori per passare una settimana di vacanza insieme al suo gruppo di amici, a cavallo del solstizio d’estate (da cui il titolo). In poco tempo, il luogo si dimostra infestato da una presenza sinistra. Sarà il fantasma della gemella?
COMMENTO: lo so, è più che probabile che leggendo la trama non vi sia venuta voglia di vederlo. Sembra mille altri film, del genere, non è vero? Ebbene, purtroppo è proprio così. Non c’è davvero nulla dell’innovazione di Blair Witch, qui. Ci sono invece tutti gli stilemi del genere horror in versione teen movie: ragazzi in vacanza, relative dinamiche sentimentali, gemelli, un portachiavi maledetto, spiriti inquieti, rubinetti che vomitano fango, sensi di colpa, colpi di scena vagamente narcotici. Nulla da salvare? Beh, se proprio vogliamo possiamo salvare la confezione che non è spregevole. La storia (a parte il canovaccio che, come detto, è piuttosto trito) tiene abbastanza bene, le battutine sceme dei ragazzi non sono particolarmente urtanti, i personaggi non sono particolarmente monodimensionali, ci viene evitato il campionario di ammazzamenti gratuiti. In generale si può dire questo: il prodotto obiettivamente è mediocre ma almeno è realizzato con un passabile buongusto. Ciò detto, ben si sa, chi si accontenta gode.
Certo era legittimo aspettarsi qualcosa di più da uno dei registi di Blair witch, ma sinceramente letta la trama non mi aspettavo poi meglio di così. E se dopo un successo planetario i due registi non si sono più sentiti forse un motivo c’è pure. Peccato. A risentirci dopo la visione di Altered di Sanchez.
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